La comunità di Andavadoaka

Il nostro lavoro è posto al servizio della comunità locale e ci sforziamo di conciliare le nostre competenza medico-sanitarie con le loro esigenze concrete evitando il più possibile di imporre i nostri modelli culturali. Non è facile ma ci proviamo. Per questo ci sembra giusto dire qualcosa su chi curiamo prima di raccontare come lo facciamo.

Andavadoaka è un villaggio di pescatori Vezo (una delle 18 etnie dell'isola) situato sulla costa sud-ovest del Madagascar, nella regione Atsimo-Andrefana e dista 180 chilometri dalla suo capoluogo Tulear e circa 40 dalla Città di Morombè. (Clicca per la mappa). Il villaggio di Andavadoaka fa parte del comune di Befandefa dove risiede il sindaco e si trovano gli “uffici comunali”.

Il mare antistante Andavadoaka (il canale di Mozambico) è stato incluso nell'elenco delle riserve marine del WWF e pare che la sua biodiversità sia seconda solamente alla grande barriera corallina australiana

Il territorio di Andavadoaka comprende anche una foresta spinosa, molto particolare, che ospita una specie endemica di baobab. Questi alberi sono tra i più grandi al mondo per circonferenza, anche se sono più bassi dei tipici baobab del Madagascar presenti più a nord nella regione di Morondava.

Il villaggio conta oggi circa 3500 abitanti di cui la grande maggioranza appartiene all’etnia Vezo, una popolazione, un tempo composta da pescatori seminomadi, che oggi si è insediata in questa parte dell’isola.  Secondo alcune interpretazioni Vezo significa appunto “uomini del pesce”, “uomini che lottano col mare”. La comunità vive prevalentemente di pesca effettuata con tecniche tradizionali (lance, punte, reti, piroghe a vela e a pagaia).

Negli ultimi anni si sono sviluppati piccoli commerci locali, anche per la presenza dell’ospedale e di qualche insediamento turistico.

Le autorità con le quali ci rapportiamo – che, ricordiamo, hanno ceduto il terreno per costruire l’ospedale oggi di proprietà della comunità – sono rappresentate dal FOKONOLO, assimilabile ad un consiglio degli anziani, gestito dal capo villaggio.

 


Il nostro ospedale


Il nostro ospedale Vezo viene inaugurato il 15 ottobre 2008 solo due anni dopo averlo pensato. All’inizio è solo un piccolo ambulatorio, poi l’aumento dei pazienti provenienti da villaggi sempre più lontani confermano che l’idea è giusta e apprezzata dalla popolazione.

Le autorità malgasce si sono interessate al progetto dell’ospedale fin dall’inizio intervenendo alle trattative per la stesura della convenzione alle quali ha partecipato attivamente anche l’allora direttore generale del Policlinico S.Orsola_Malpighi di Bologna. La convenzione, prevede, tra l’altro, l’inserimento dell’ospedale Vezo nel servizio sanitario del Madagascar. 

Al Progetto dell’ospedale aderiscono medici, infermieri, tecnici, terapisti, altri professionisti sanitari e logistico-organizzativi provenienti da tutta Italia, pronti a dare la loro disponibilità e a partecipare a questo progetto. Questa scelta, in linea con la dichiarazione di Alma Ata dell’OMS del 1978, che individua nella salute un diritto fondamentale di ogni persona e promuove con forza l’assistenza sanitaria di base nei paesi in via di sviluppo, garantisce alla popolazione malgascia un servizio sanitario, dalla diagnosi alla cura.

L’ospedale si trova nel villaggio di Andavadoaka ed è stato costruito su un terreno indicato e messo a disposizione dalla comunità locale.

L’ospedale Vezo copre un territorio compreso in un raggio di circa 200 km², offre servizi a una popolazione di circa 200.000 abitanti distribuita in quasi 180 villaggi. Dalla sua costruzione a oggi è sempre stato attivo e garantisce prestazioni clinico assistenziale e di emergenza  24 ore su 24 e 7 giorni su 7.


La struttura dell'ospedale

Completato il progetto di ristrutturazione e ampliamento avviato nel 2016, da settembre 2018 l’ospedale (VEDI MAPPA) copre una superficie di circa 800 metri quadrati e ospita:

  • 3 camere di degenza con 11 posti letto
  • 1 sala travaglio
  • 1 sala di degenza per mamma e bambino
  • 1 sala operatoria (polivalente) completamente rinnovata
  • 1 sala di sterilizzazione
  • 2 ambulatori generalisti
  • 3 ambulatori specialistici (Oculistica, Ginecologia, Fisioterapia, Odontoiatria)
  • 1 ambulatorio per le medicazioni
  • 1 sala di diagnostica per immagini (radiologia convenzionale, endoscopica ed ecografica)
  • La radiologia digitale (sistema RIS, PACS) che, abbinata alla telemedicina, consente la lettura delle immagini anche dall’Italia (ospedali S. Orsola-Malpighi e Maggiore di Bologna) e soprattutto permette di abbattere l’inquinamento dovuto allo smaltimento dei rifiuti chimici connessi alle lastre tradizionali. E' dotata di due apparecchi radiologici (uno fisso e uno mobile), due apparecchi ecografici con sonde piatta, curva e ginecologica.
  • 1 Laboratorio analisi
  • Farmacia, provvista di un magazzino con annesso laboratorio galenico avviato grazie al sostegno della società BIOFARMA SpA di Mereto di Tomba. 

La gestione delle attività dell'ospedale è supportata dall'impiego di strumenti informatici

L'ospedale è dotato di una parabola esterna per la connessione a Internet

Da alcuni anni è in funzione anche un appropriato inceneritore


Le prestazioni

L'ospedale opera all'interno della rete dei servizi sanitari malgasci in stretta collaborazione con il Ministero della Sanità. Funziona 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Eroga gratuitamente prestazioni generaliste e specialistiche prevalentemente attraverso l'attività ambulatoriale. L'attività di ricovero è riservata soprattutto, oltre ai casi urgenti che la rendono necessaria, alla degenza postoperatoria. Nel corso dell'anno, secondo cadenze legate alle necessità della popolazione, vengono programmate missioni di equipe chirurgiche di chirurgia generale e specialistica. Un'attività molto importante è poi la presa in carico di persone con patologie croniche (alcune specifiche di quel territorio come diabete e ipertensione) che si rivolgono all'ospedale periodicamente per i controlli e per il ritiro dei farmaci distribuiti loro gratuitamente

 

DATI ATTIVITA' OTTOBRE 2008 AL 31/12/2017 *

Visite

      186.000

Di cui  Specialistiche (oculistica, ginecologia, chirurgia, odontoiatria, dermatologia, neurologia,altro)

           7.000

Diagnostica stumentale (RX,ecografie, gastroscopie, ECG,EEG,altro)

         16.800

Esami di Laboratorio

         35.000

Interventi chirurgici - generali e specialistici

           2.600

Protesi dentarie

               450

Prestazioni di fisioterapia

           9.600

 

 

* Il sistema informativo è stato informatizzato a partire dal 2011


I professionisti

All’ospedale Vezo operano soltanto professionisti volontari provenienti da tutta Italia, persone che mettono a disposizione la loro professionalità e il loro tempo libero, donne e uomini che si pagano il viaggio, vitto e alloggio e che dall'ottobre 2008 garantiscono che l'ospedale funzioni a tempo pieno senza interruzioni  

Al di là dei dati statistici, la vera ricchezza, la differenza dei nostri interventi è rappresentata dalla tenacia, dalla forza di volontà e dall'empatia con la quale ogni giorno i professionisti volontari accolgono, visitano, fanno diagnosi e curano chi si rivolge all'ospedale (mediamente tra le 80 e 100 persone al giorno).

L'Associazione sostiene le attività dei volontari anche attraverso un percorso formativo loro proposto prima di ogni missione nel quale specialisti esperti espongono eziologia, diagnosi e cura delle patologia più frequenti, presentano casi clinici, linee guida che si utilizzano in ospedale nonché le regole di vita quotidiana nell'ospedale e nella corte dei gechi.

In ospedale prestano la loro attività anche alcuni mediatori culturali che garantiscono la necessaria comunicazione tra professionisti (sanitari e logistico-organizzativi) e utenti.

 

Coinvolgiamo la popolazione locale nella gestione delle attività di supporto all’ospedale (cucina, lavanderia, falegnameria…).

 

La formazione

Tra gli obiettivi prioritari, perseguiti attraverso la collaborazione con le strutture del servizio di cure malgascio e altre ONG presenti sul territorio, vi è quello di formare e impiegare professionisti sanitari locali. Da qualche anno l'ospedale è sede di stage e tirocini per gli allievi dei percorsi formativi per infermieri di Toulear.

Già conclusa con successo la seconda edizione del corso teorico-pratico di medicina d'urgenza-emergenza in area tropicale a cui hanno partecipato professionisti italiani e malgasci. L'Associazione ringrazia i partecipanti, i docenti e lo staff dei collaboratori malgasci e italiani per il loro determinante contributo alla riuscita dell'iniziativa.


I progetti

 

Il 2017 è stato un anno molto proficuo, nel quale abbiamo portato  a termine molti dei porgetti annunciati. Un obiettivo dopo l'altro, piccoli passi, tessere di un mosaico che va componendosi in un ospedale sempre più efficiente che mette a disposizione dei cittadini malgasci prestazioni di alta qualità. L'ampliamento dell'ospedale è completato e questo consente di programmare ulteriori sviluppi delle attività sanitarie.

In porto i progetti di MANUTENZIONE E AMPLIAMENTO DELLA STRUTTURA DELL'OSPEDALE (vedi mappa), dell'ACQUEDOTTO (vedi box in Home page) e dell'IMPIANTO FOTOVOLTAICO che ha portato alla riduzione dei costi per l'energia e all'eliminazione dell'inquinamento da combustibile.

 

PROGETTI FUTURI

Gli impegni futuri, in collaborazione con il sistema di cure malgascio e coerentemente con i bisogni di salute della popolazione, prevedono un'evoluzione delle attività verso un assestamento/potenziamento delle prestazioni generaliste e delle attività di emergenza, nonché di quelle relative alle specialistiche già esistenti quali oculistica, odontoiatria, ginecologia ecc. parallelamente al continuo miglioramento della strutture diagnostiche, con particolare riferimento al laboratorio.

Sono in fase avanzata di studio/realizzazione (in collaborazione con il Ministero della salute locale e con lacune ONG italiane e malgasce) due progetti.

Il primo vede l'ospedale come uno dei punti di riferimento della rete nazionale per la cura della tubercolosi.

Il secondo, rivolto a mamma-bimbo, finalizzato alla prevenzione e alla gestione dell'emergenza chirurgica ostetrica, in collaborazione con VPM di Roma (Voci di Popoli dal Mondo-progetto Cinzibus). Oltre al rafforzamento di quelle esistenti, alle realizzazione di nuove strutture specifiche in grado di offrire un servizio efficace, questo progetto vede come prioritari la formazione e l'impiego di personale locale per la gestione delle attività che saranno via via implementate con missioni specifiche di formazione sul campo.

 

 

 

 


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